Quando si scrive un romanzo, uno degli errori più comuni in cui si incappa facilmente è legato alla strutturazione della trama. La capacità di ideare una trama solida e credibile contraddistingue un romanziere
cosciente del proprio mestiere dall’appassionato di scrittura amatoriale.
Gli errori più frequenti nella creazione della trama
Nei romanzi che gli scrittori emergenti ci inviano in redazione, un errore in cui ci imbattiamo frequentemente è la storia nella storia, cioè un romanzo che si presenta infarcito di tante altre storie, come una sorta di matrioska, e che risulta non ben amalgamato dal punto di vista narrativo. L’impeto della creazione artistica spesso fa compiere l’errore più grande: condire una storia con troppi ingredienti, che non si abbinano tra di loro e creare un romanzo senza capo né coda.
Un altro errore molto frequente è quello della sotto-trama, cioè di un romanzo nel romanzo, una tecnica che di per sé può rivelarsi utile e interessante, ma quando la sotto-trama prende il sopravvento sulla trama principale, mettendola completamente in ombra, c’è qualcosa che non quadra nel romanzo che, pertanto, va rivisto ed editato. Anche se un personaggio secondario ruba la scena al protagonista significa che lo scrittore ha commesso un errore di valutazione iniziale
Vediamo, dunque, come progettare una trama coerente e avvincente.
La struttura a torta
Potremmo paragonare la scrittura di un romanzo alla preparazione di una torta. La trama potrebbe essere il pan di spagna, la farcitura i personaggi. La perfezione nell’arte pasticcera si raggiunge attraverso l’equilibrio dei gusti. Così come una crema buonissima in eccesso renderebbe il gusto stucchevole, quando si descrivono le ambientazioni e i personaggi bisogna prestare attenzione a non farsi prendere la mano.
In un romanzo nulla accade per caso: la trama dovrebbe dipanarsi secondo una concatenazione di avvenimenti che rispondono al meccanismo di causa-effetto. Quindi, quando si scrive un romanzo bisogna sempre riflettere sull’utilità o meno di tutti i passaggi, in modo lucido e consapevole.
Se nel primo capitolo dici che c’è un fucile appeso al muro, nel secondo o terzo capitolo devi assolutamente farlo sparare. Se il fucile non viene usato, non dovrebbe neanche starsene lì appeso.
A. Cechov
Prendere spunto dalla vita quotidiana
Lo spunto per scrivere un racconto o un romanzo può venire letteralmente dappertutto. Da un fatto di cronaca, un incontro fugace, una notizia su internet, un viaggio in treno.
È importante, però, che poi ci si allontani dalla vita reale e dalla biografia per addentrarsi nelle pianure sterminate della narrativa!
E’ importante ricordare che per avere sviluppare una trama bisogna avere:
- un conflitto;
- un personaggio che parte;
- una ricerca.
Può risultare utile seguire la semplice e millenaria struttura di Aristotele:
- inizio (personaggi, loro relazioni e loro desideri);
- mezzo (climax);
- fine (risoluzione).
Il dramma
Dopo aver progettato le fondamenta della storia e aver dato dei confini stabili alla trama, bisognerà dar spazio alla propria creatività, definendo il secondo tassello da cui è necessario partire per progettare la trama di un romanzo: il dramma, un concetto fondamentale, senza il quale non esisterebbero storie commoventi ed empatiche.
Ci sono due livelli di dramma che bisogna fissare per poter dar vita a un romanzo avvincente e convincente. Il primo riguarda l’incidente scatenante, quello che turba la piatta quotidianità della vita del protagonista e che lo induce a prendere il sentiero del cambiamento.
Il secondo riguarda il dramma personale irrisolto del protagonista, quella ferita, ancora aperta e sanguinante, che gli impedisce di vivere una vita piena e felice.
Il messaggio
Ogni romanzo porta con sé un messaggio, il lettore non è l’unico a dover rintracciare un significato nel romanzo. L’autore, attraverso la scrittura, cerca di dare un ordine logico al mondo, di mostrare la realtà attraverso il suo sguardo, con l’ausilio dei personaggi.
I conflitti
Quarto punto utile a progettare la trama di un romanzo in modo efficace.
Il romanzo si nutre di conflitti. Senza conflitti non vi è azione. Senza azione non vi è una trama. Bisogna riflettere quindi sui conflitti portanti della storia che si vuole scrivere.
A differenza dei due tipi di dramma che abbiamo visto alcune righe fa, i conflitti sono i desideri e le aspirazioni che nascono in seguito ai drammi; sono la diretta conseguenza dei drammi.
(in copertina Foto di Suzy Hazelwood da Pexels)
2 pensieri su “Come progettare la trama di un romanzo”
Salve: ho letto qui sul vostro sito come progettare un romanzo. Ho scritto un romanzo e sono alla ricerca di un editore ma visto le cifre esorbitanti che chiedono per la pubblicazione, stavo per mollare tutto e cestinare il manoscritto. Vorrei chiedere se siete interessati alla valutazione di nuove opere. Cordiali saluti Francesco D’Agostino
Gent.mo, ci contatti tramite email all’indirizzo laplumeservizieditoriali@gmail.com inoltrandoci la sua richiesta e le forniremo maggiori informazioni sui servizi che offriamo agli autori. Cordialità