Quando si costruisce una casa, si comincia con fondamenta, pilastri e travi: quando la casa è finita queste parti non le vediamo più perché nel frattempo sono state coperte da muri, soffitti e rivestimenti, ma la struttura rimane essenziale per tenere in piedi tutta la costruzione. Allo stesso modo, di un testo scritto siamo portati a considerare soprattutto le parole e invece l’intelaiatura sottostante ha un’importanza pari se non addirittura maggiore. Dunque, prima di occuparvi delle parole che userete per rivestirlo, costruite il vostro testo badando alla solidità e alla tenuta.
Due requisiti fondamentali: coerenza e coesione
I requisiti principali vengono chiamati con il nome di coerenza e coesione. Garanti della coerenza sono il tema del testo, che è l’elemento primario di unitarietà, e il filo logico che unisce le varie parti; il rispetto di morfologia e sintassi e le rifiniture sul piano lessicale si collocano invece nell’ambito della coesione.
La coerenza
La coerenza si basa in particolare su questi elementi:
- il tema unitario di fondo, che deve rimanere sempre ben visibile e riconoscibile;
- le idee centrali intorno alle quali ruota l’informazione;
- le parole-chiave che riconducono al tema centrale;
- la suddivisione del contenuto in segmenti autonomi e al tempo stesso interconnessi;
- i legami logici tra questi segmenti.
La coesione
I fattori principali della coesione sono invece questi:
- il rispetto degli accordi richiesti dalla morfologia (desinenze, coniugazioni);
- le reti di tipo semantico che si istituiscono intorno alle parole-chiave;
- l’insieme di congiunzioni, locuzioni e avverbi esprimono relazioni di tipo logico (i cosiddetti connettivi);
- i pronomi e gli altri mezzi grazie ai quali possiamo evitare le ripetizioni e ottenere un testo più efficace.
Semplificando, possiamo dire che il rispetto della coe renza riguarda soprattutto il contenuto e la struttura, quello della coesione invece la forma linguistica e la gradevolezza del testo.
Facciamo un esempio:
Montale non ha scritto solo poesie. Montale ha scritto anche saggi. Montale ha fatto traduzioni di poesie. Montale nel 1975 ha avuto il premio Nobel per la letteratura. Il premio Nobel è stato assegnato per la prima volta nel 1901. Ossi di seppia è una raccolta di poesie. La raccolta Ossi di seppia è stata pubblicata nel 1925. Eugenio Montale è un poeta. Montale è nato a Genova. Montale è nato nel 189. Il porto di Genova è uno dei più importanti del Mediterraneo. Montale è il maggior poeta italiano del Novecento. Montale ha scritto Ossi di seppia. Il centro storico di Genova è un intrico di vicoli. Per la critica la raccolta Ossi di seppia è il capolavoro di Montale. Montale ha scritto altre raccolte di poesie. I titoli di alcune raccolte importanti sono Le oc casioni, scritta nel 1939, La bufera e altro, scritta nel 1956, Satura, scritta nel 1971. Durante la cerimonia di consegna del premio Nobel Montale ha fatto un discorso sul senso della poesia oggi.
Il testo è quanto mai sgangherato: l’argomento, non foss’altro che per il gran numero di informazioni al ri-guardo, sembrerebbe essere Montale, ma le varie frasi sono messe alla rinfusa e ci sono alcuni riferimenti – alla città di Genova e al premio Nobel – dei quali non si capisce bene il senso. Qui ciò che non funziona è soprattutto Per rimediare ai difetti più gravi, quelli che disturbano la comprensione stessa, proviamo allora prima di tutto a riorganizzare il brano secondo un criterio logico ed eliminiamo tutte le informazioni che non riguardano il tema centrale: Eugenio Montale è un poeta. Montale è nato a Genova.
Montale è nato nel 1896. Montale è il maggior poeta italiano del Novecento. Montale ha scritto Ossi di seppia. Ossi di seppia è una raccolta di poesie. La raccolta Ossi di seppia è stata pubblicata nel 1925. Per la critica la raccolta Ossi di seppia è il capolavoro di Montale. Montale ha scritto altre raccolte di poesie. I titoli di alcune raccolte importanti sono Le occasioni, scritta nel 1939, La bufera e altro, scritta nel 1956, Satura, scritta nel 1971. Montale non ha scritto solo poesie. Montale ha scritto anche saggi. Montale ha fatto traduzioni di poesie. Montale nel 1975 ha avuto il premio Nobel per la letteratura. Durante la cerimonia di consegna del premio Nobel Montale ha fatto un discorso sul senso della poesia oggi.
Qui capire quale sia il tema è diventato facile: si parla di Montale, della sua produzione letteraria e dei riconoscimenti che questa ha avuto. Non ci sono più incoerenze sul piano logico, i blocchi di contenuto sono organizzati secondo un criterio cronologico e distribuiti in modo abbastanza funzionale: cenni biografici, produzione (poesia/ prosa), giudizio della critica, riconoscimenti. Quello che invece infastidisce è la mancanza di connettivi e la conseguente necessità di ricostruire i legami logici, il continuo stop and go dovuto alla frammentazione sintattica (viene usato quasi esclusivamente il punto fermo), la ripetizione continua delle parole Montale, raccolta e Ossi di seppia.
Che cosa possiamo fare per migliorare la coesione? Intensificare e diversificare la punteggiatura per scandire più efficacemente i blocchi di contenuto, inserire i connettivi per esplicitare i legami logici, limitare le ripetizioni lavorando di pronomi e di spostamenti, ricorrere a qualche termine un po’ più tecnico.
Questo è un possibile esempio di riscrittura:
Eugenio Montale, considerato il maggior poeta italiano del Novecento, è nato a Genova nel 1896. Nel 1925 ha pubblicato la raccolta Ossi di seppia, considerata dalla critica la sua opera più importante; la sua produzione comprende tuttavia anche altre raccolte scritte nell’arco di circa cinquant’anni: Le occasioni (1939), La bufera e altro (1956), Satura (1971). Sebbene sia noto soprattutto come poeta, Montale è autore anche di saggi e di traduzioni. Nel 1975 l’autore genovese è stato insignito del premio Nobel per la letteratura e, in occasione della cerimonia di consegna, ha pronunciato un discorso sul senso della poesia oggi.