Per scrivere un romanzo avvincente uno scrittore necessita sicuramente di una buona dose di talento e creatività, ma per cimentarsi nella scrittura creativa è molto importante anche l’esercizio.
La pratica costante è un buon metodo per imparare a personalizzare il proprio stile narrativo e a renderlo originale, prendendo spunto anche dai nomi più celebri della letteratura internazionale. Noi abbiamo scelto per voi le tecniche narrative più utilizzate da scrittori del calibro di James Joyce, Virginia Woolf e Flannery O’Connor.
Vediamo quindi 3 esercizi di scrittura creativa per migliorare e personalizzare il vostro stile narrativo.
Il viaggio in treno
Nel racconto Il treno (1948), Flannery O’Connor descrive ciò che il protagonista, Haze, vede dal finestrino:
Ora il treno proseguiva la sua corsa grigia lungo istanti di alberi e rapidi spazi di campi e un cielo immobile che volava via, oscurando nella direzione opposta.
Flannery O’Connor, Il treno
Esercizio: immagina di essere in treno. Descrivi cosa vedi e i pensieri innescati da ciò che osservi. Da dove proviene il treno e dove è diretto? Chi sono i passeggeri? Cosa vedi dal finestrino?
Il punto di vista
Saper gestire in modo sapiente la narrazione attraverso diversi punti di vista è fondamentale per uno scrittore consapevole della propria scrittura. In Orlando Virginia Woolf scrive sia dalla prospettiva maschile che da quella femminile all’interno dello stesso personaggio, un’impresa che non è affatto semplice da portare a termine, se non dalla straordinaria penna della scrittrice britannica.
Esercizio: un uomo è seduto da solo al tavolo di un affollato ristorante italiano. Una donna, seduta a un altro tavolo, si alza, si avvicina a lui e gli si siede di fronte. Scrivi tre versioni della stessa scena da tre prospettive differenti:
- descrivi la scena in prima persona dalla prospettiva di uno dei personaggi (ad es. Dal riflesso nello specchio vedo che lei mi guarda…);
- descrivi la stessa scena alla terza persona (ad es. Lei prese il bicchiere di vino dal tavolo…);
- scrivi un dialogo tra i due.
Il monologo interiore in prima persona
Il monologo interiore consiste nel descrivere il corso dei pensieri di un personaggio attraverso dalla sua prospettiva. Una celebre tecnica per comporre un monologo interiore è quella del “flusso di coscienza”, una prassi molto cara allo scrittore irlandese James Joyce che, nel suo capolavoro Ulisse (1922), utilizza il monologo interiore per guidare il lettore nella coscienza in evoluzione del protagonista, Stephen Dedalus. Joyce, con Ulisse, ha scardinato le regole classiche dello stile e della forma e ha cambiato il volto della letteratura moderna.
Il “flusso di coscienza” consiste nel buttare giù qualsiasi pensiero cosciente che si presenta alla mente. Se si usa il flusso di coscienza non serve tenere in considerazione la struttura della frase durante il processo di scrittura.
Esercizio: scrivi un monologo interiore usando la tecnica del “flusso di coscienza” dalla tua prospettiva (per esempio, il flusso dei tuoi pensieri coscienti mentre la penna scorre sul foglio). Potresti usare la tecnica joyciana priva di punteggiatura, in cui ciascun pensiero è la continuazione del precedente.